Alio Die
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18/09/2014

Robert Davies - Woodland Alcoves

Robert Davies has created over the years and twelve albums, a particular and unique immersive ambient music with a ...
18/09/2014

Aglaia Hymns

"nymphs, memories and reflections of ancient shipwrecks in the first light of the morning or at dusk, the space ...
07/06/2011

Cdr Ltd art-edition 99 copies - Program of upcoming releases..

La serie in edizione limitata di cdr in confezioni speciali fatte a mano incominciata con Memory Geist, ha questi nuovi ...
29/04/2011

Nuova uscita ! AGLAIA Nights in Nubiland Cd

Nuovo album annunciato per Aglaia: "Nights in Nubiland" è in via di realizzazione, i lavori per la grafica del ...

India Czajkowska

Cosmospir HSL 047

Una sorta di lingua inventata, tra volute ed arabeschi, nonché armonizzazioni vocali che catturano facilmente chi ascolta ..°..° .. ..°.. ..°..

Tracks:
 
01     Tiridoi
02     Tireire
03     Ticos
04     Walking down
05     Lomirra
06     Kirismou
07     The river knows
08     Cosmospir
09     Winter Paüel
10     Summum
11     Reflection
12     Mizre
13     Pleyeteitis
 
India Czajkowska: vocal, prepared piano, synthesizer,
flute, compositions, lyrics.
Ignacy Grzelaska: cello (track 02-04)
Tomek Konopinski: voice (track 08-13)
Pawel Lasocki: bowed guitar, additional synth sound (04)
Karolina Wojaczek: cello (track 07)
 
Mastering by Tadeusz Sudnik, Warsaw, autumn 2007,
(Studio Dzwiekow Niemozliwych)
tracks 01-07-08-09-10-13 mixes, overdubs & most of recordings engineered by Tadeuz Sudnik.
tracks 02-03-04-05-06 recorded live at home studio.
 
All compositions by India Czajkowska (ZAiKS) except:
track 02 co-composed with Ignacy Grzelazka.
track 04 with Ignacy Grzelazka & Pawel Lasocki (IgipTRIO).
track 07 with Karolina Wojaczek.
 
Special thanks to all without this album wouldn't exist:
Alio Die, Tade Sudnik (for priceless help in studio),
Dariusz Schneider (for amazing support!)
and Chris Dabrowski, who ispired me to create the
cosmospirian idea., my Mum, Raf Smolinski (track 11)
& Krzysztof Zurek (track 07), Milo Kurtis & all artists
and studios taking part in the recordings...
 
I dedicate "Cosmospir" to my Dad, especially the title 
piece - he knows why.
"...every day, a little 'bit dying' (Pattabhi Jois) taking a breath...
 
Produced by India Czajkowska
Cover conpept by India Czajkowska/Stefano Musso
Artwok by Hic Sunt Leones
 

Mp3 player

Cosmospir


Cosmospir (2008)

"COSMOSPIR" è il primo cd dell'artista polacca INDIA CZAJKOWSKA, nel quale la sua splendida e versatile voce è accompagnata da cello, flauto, piano, elettronica in un interessante amalgama sonoro intimista ed onirico con alcuni riferimenti alla musica antica e orientale, e con diverse affinità alla sperimentazione ed all'ambient.
Attraverso un fluido utilizzo distrumentazione classica, tecniche di sperimentazione vocale ed di un ampio spettro di arrangiamenti elettronici, la sua musica riesce così a convogliare elementi di differenti generi.
Le 13 sognanti e trascendenti composizioni, sono per la maggior parte eseguite in una lingua inventata, fattadi curate armonizzazioni emozionali di ispirazione metafisica e sacrale, nelloslancio è quello di richiamare il profondo, gli strati sottili ed intimi della propria psiche e dischiudere il lato misterioso del presente.
Un lavoro di estrema bellezza,unico e visionario.

Label Press

Questo "Cosmospir"di India Czajkowska è un'opera evocativa e ben creata dove tutto pare avere correlazioni ed echi impercettibili. Il violoncello di Ignacy Grzelaskabentesse trame sottese, così come altri musicisti che appaiono e scompaiono in uno o più brani. Un'immersione notturna per l'ascoltatore in cerca di nuove vie. Le tracce registrate nello studio casalingo di India sono forse quelle più ispirate ed efficaci per farci regredire in spazi lontani dal tempo. Seci si lascia trasportare in fiducia, dall'inizio alla fine, ritornano alla mente antichi e dimenticati percorsi, bisbigli del nostro inconscio...Unopera per certi versi altera ma mai autoreferenziale. Un mix di neoclassico dalle sfumature crepuscolari ma mai scontato e "già udito". Un particolare fascino classicheggiante e decadente lo troviamo in " Winter Paüel" e nella successiva "Summum".
India con questo suo primo album ha saputo condensare i sentori della Mitteleuropa con certe atmosfere"invernali" degne di un sound caro a Manfred Eicher (ECM) e a certe sue artiste nordiche di ammaliante richiamo.

Roberto Alberini - ottobre2008

 

C’è qualcosa di sacrale ed insieme austero che accomuna le ultime uscite Hic Sunt Leones, per altro tutte in sontuoso digipack in tre parti dalla grafica accuratissima. Più strutturato il lavoro della polacca India Czajkowska, dove ancora una volta profonde tessiture ambientali s’intrecciano a strumenti classici come cello, piano, flauto. Ma è soprattutto la sua voce a colpire, una voce che canta in una sorta di lingua inventata, tra volute ed arabeschi, nonché armonizzazioni vocali che catturano facilmente chi ascolta. Anche qui lo slancio è metafisico nell’essenza, ma terreno nell’attitudine emozionale che sprigiona dal canto e dagli strumenti.Ne sono esempio sublime "Cosmospir" e "Winter Paüel".Un esordio affascinante.

GinoDal Soler / Blow Up

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