Il Mistero della Vita ? Solitudine/Moltitudine ? Ogni Essere tra i tanti
Il Ritmo del Corpo ? Il Ritmo della Terra ? La Terra dei Ritmi
La Profondità dello Spazio
Melodia/Disarmonia L'Immaginario
Estrapolazione del Suono e' Reale se solo se si Concretizza
Luce/Oscurità
Quando appare cio’-che-non-esiste
Nella grande Gabbia del Tempo
Necessità... Creazione/Trasmissione
Di un Tempo Immobile Verso l'Infinito...
Esploratore di Suoni La mia proposta sonora muove da spazi e regioni non facilmente esplicabili a parole, in quanto non utilizzo ne’ sistemi codificati ne’ strutture preordinate. Il tramite che uso nella creazione si lega in particolare alle sensazioni, alle emozioni, agli stati d'animo... musica intuitiva che nasce dall'improvvisazione incondizionata poi rielaborata in varie e multiformi maniere... l'improvvisazione si fa struttura su cui creare nuove relazioni sonore. A tal fine suono sia strumenti "classici" (violoncello, flicorno, violino, sassofoni) sia strumenti "etnici"; inoltre uso anche "oggetti sonori" - in particolare metalli - e altri strumenti ancora, ormai "classici" anch'essi, ma in altro senso, come tastiere, chitarra elettrica, basso; ora che da alcuni anni ho trovato un habitat ideale (in mezzo agli Appennini) ho approfondito anche l'uso della voce che poi unisco ad alcuni degli strumenti già citati. Centrale nel mio lavoro rimane l'interazione in tempo reale tra suoni e/o strumenti acustici e suoni e/o strumenti elettronici. A parte qualche estemporanea collaborazione ho sempre lavorato in solitudine; diversa ma comunque di una certa importanza è stato l'incontro con il teatro di ricerca, avvenuto alla fine degli anni '80 a Urbino, città dove ho conseguito una laurea in Filosofia con la tesi "Musica e cultura di massa". Insieme ad alcuni attori/attrici abbiamo fondato il gruppo AENIGMA, tuttora attivo, per cui ho creato: eseguito dal vivo (e solitamente in scena) suoni e musiche per diversi spettacoli, tra cui "La Tortura della Speranza" (testi da Kafka e Foucalt), N.O.F.4 (ispirato dagli scritti di Nanetti Oreste Fernando, autore di un graffito murale sulle pareti dell'Ospedale psichiatrico di Volterra in cui e’ stato rinchiuso per quasi tutta la vita); "La vita è solo un'ombra... che passa sulla Terra" (testi tratti dal diario di Clelia Marchi, anziana contadina emiliana); "Fiabe Africane" (teatro per bambini); in preparazione "Il Pianeta invisibile" dall'omonimo romanzo dello scrittore urbinate Paolo Volponi. Inoltre ho collaborato con l'attore/regista Stephan Shulberg (Living Theater) con cui insieme al gruppo Atarassia e' stato rappresentato lo spettacolo "Archeologia della Violenza.Un altra ed importante collaborazione è stata quella con il regista polacco Lech Raczak, fondatore del gruppo "Osmego Dnia" (Teatro dell'Ottavo Giorno) per cui ho creato le musiche di tre diversi lavori: "Rapresentatione de la vita de Santo Zohanne Baptista", "La pietra e il dolore" e "Cagliostro". L'importanza di questi lavori è molta in quanto nel teatro sperimentale da me incontrato la parte destinata al testo non prevarica su quella destinata al lavoro dell'attore in quanto "corpo in movimento" - una ricerca che si basa molto sulle improvvisazioni dal vivo,sotto la guida registica, in sede di prove. Altro elemento importante è stato l'incontro con gli spettatori che a teatro sono molto attenti e silenziosi, in particolare non "prevenuti" come accade spesso nei concerti musicali. Gli spettacoli che ho ricordato sono stati rappresentati in Italia, Polonia, Germania, Ungheria, Romania, Francia, Scozia, Grecia e Marocco.
Liberazione dell'energia creativa... trasformazione/alterazione degli stati di coscienza... ricerca di sonorità che traducano il fascino della visione... visioni di amore e di morte... visioni naturali,urbane e di violenza-eterno male degli uomini... visioni di sogni mai fatti che si concretizzano...