East of the Sun
Un lungo e difficile brano (alquale si e' aggiunto in fase di masterizzazione il brano "The Plain")rende "East of the sun" scelta obbligata per i cultori di un rumorismoquieto e raccolto, molto descrittivo, che richiede concentrazione e amore per isoundscapes impegnativi. Chalk e' stato membro di Organum - la meravigliosamacchina sonora di David Jackman - e di Ora, insieme a Darren Tate; l'inglese in questo discoraggiunge un livello di espressivita' altissimo e complesso, forte di esperienzesoniche accumulate in tanti anni di ricerca nei campi della sperimentazione, deltrattamento dei suoni, del campionamento e della registrazione creativa. Lacomposizione piu' lunga "Winter Arc" si svolge tra suoni malinconici estatici, sia elettrici che naturali, distendendosi nello spazio e divenendoparte di esso, senza rapire mai totalmente l'attenzione dell'ascoltatore ma anzirestando come un quadro che osservate da lontano, un quadro che entra piano nelvostro subconscio e del quale scoprirete tutti i particolari dopo un certotempo. Un'altra opera di notevole importanza va ad arricchire il catalogo HicSunt Leones, che sembra ora indirizzarsi verso un rinnovamento profondo.
GianluigiGasparetti / Deep Listenings spring summer 1996
East of the Sun diAndrew Chalk (ha partecipato in passato a progetti degli inglesi Ora e qualcosacon Organum) ha una struttura apparentemente semplice. Due sole tracce, unalunghissima di 49 minuti, "Winter Arc", e una più breve di poco oltre i 13minuti, "The Plain", che si muovono su dimensioni statiche ed ombrose, madove le pur brevi e sottili variazioni imprimono all’ascolto alterazioniumorali, psico-acustiche e ambientali di certo effetto... (7)
Gino Dal Soler