Suspended feathers (ristampato 2005)
E' stato uno dei dischi più celebrati di Alio Die; la suntuosa edizione digipack prodotta da Amplexus nel 1996 e' ormai esaurita da tempo, quindi la riedizione a cura di Silentes(stavolta però in jewel box con nuovo artwork) è più che benvenuta.
Per Alio Die erano i primi anni di grandi aperture e confluenze con altri musicisti. Quisono coinvolti Gregorio Bardini al flauto e turtle ocarina in tre brani, mentre Vidna Obmana vi presta i suoi loops ed electronics oltre a svariati strumenti etnici, in Wings of the Firefall.
Deep magic etno-ambient music, da uno dei primi grandi esploratori di tale mix in Italia. (7/8)
Gino Dal Soler / Blow Up
Alio Die e' cresciuto. Te ne accorgi dal fluire del suono, dal modo in cui le sue tipiche progressioni sonore che vengono dal nulla si aprono improvvisamente in immani ondate di luce che squarciano il buio, accecanti, prima di ripiegarsi su se' stesse e tornare nello scrigno l'ha generate. Te ne accorgi quando inizi a percepire i colori sfumatidi un mondo che appartiene ad un altro tempo e che si apre in tutta la sua estensione dietro la voce discreta delle onde elettroniche. Te ne accorgi quandorealizzi che stai sognando ad occhi aperti, che sei sulla poltrona della tua stanza d'ascolto quando avresti giurato di essere nelle segrete di un castello medievale. Ad ascoltare profondamente si rischia di rimanere intrappolati in unillusione, in un incantesimo potentissimo e antico, tra oscillazioni temporali e mutazioni della materia che rapiscono i sensi che non capisci piu' da che parte sta la realta' tuo mondo. La maturita' dei suoni, lo sviluppo scorrevole delle idee, la staticita' dell'ermetismo, hanno qui raggiunto un'espressivita' piena e completa e il fremito delle emozioni e' adesso pienamente percepibile. Ci sono anche Vidna Obmana e Gregorio Bardini ad estendere le possibilita' soniche esoprattutto il secondo riesce ad integrarsi perfettamente alle trame invisibili del suono. "Suspended Feathers proietta Alio Die ancora piu' in alto: e'certamente il suo miglior disco, ed e', credo, il preludio a nuove esplorazioni.Seguiamolo tutti.
Gianluigi Gasparetti / DeepListenings