The Promises of Silence
Questa compilation fu creata basandosi su di un tema: “La percezione e
la comprensione profonda della musica in relazione con la natura”.
Musica
quieta con atmosfere e paesaggi sonori di: Hybryds, Djen Ajakan Shean, Steve
Roach,Vidna Obmana, Jeff Greinke, Art of Primitive Sound, Ora, Alio Die, Robert
Rich, Saffron Wood, Black Tape for a Blue Girl, Temps Perdu?, Ashley/Story.
Nuovo capitolo per la coraggiosa etichetta di Stefano Musso / Alio Die.
Si tratta di un'imperdibile raccolta in 78 minuti di indicibile bellezza, lo
scibile di una musicalita' densa di atmosfere rituali ed esoteriche, una musica
che e' fluire inarrestabile, frequenze e rumori, fruscii d'acqua che scivolano
via, percussioni lontane rubate a qualche rito sciamanico, ambiances sonore
ipnotiche ed ammalianti che vibrano nell'aria prima di consegnarsi a silenzi
infiniti.
Ci sono Steve Roach e gli Hybryds, cui spetta aprire l'opera con la
magica "Aizen myoo"; C'e' Vidna Obmana nella splendente ambient-track
"Glass splendour", c'e' Jeff Greinke, un grande per quanto breve
Robert Rich, ci sono Dwight Asley e Tim Story in uno dei brani piu' belli;
naturalmente c'e' anche un brano di Alio Die, forse il piu' rituale e amniotico
dell'intera raccolta. E poi ci sono nomi meno conosciuti ma non per questo meno
importanti; ascoltate "Deep water" degli italiani Saffron Wood, o la
vertigine della lunga "Sadalsuud" degli inglesi Ora. Infine Djen
Ajakan Shean, i mondi sotterranei di Walter Maioli e della sua Art of Primitive
Sound, e ancora i Temps Perdu?, i Black Tape for a Blue Girl in un brano
strumentale e vocale dal finale quasi gotico. Magmatico ed avvolgente, questo
disco e' gia' un piccolo culto, sicuramente tra i fondamentali di questo 1993.
Gino
Dal Soler / Deep Listenings autumn 1993