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Tommaso Cimò nasce a Firenze il 29 Ottobre del 1977 e nell'adolescenza si avvicina alla musica classica studiando violino, flauto dolce e teoria musicale per alcuni anni. Ne scopre ben presto il lato metafisico, appartenente agli esponenti dell'avanguardia colta degli anni '50 e '60, ed inizia a sperimentare con nastri ed effetti vari. Approda quindi all'elettronica moderna dal movimento cosmico tedesco degli anni '70 e segue le svariate correnti che ivi affondano le proprie radici. Si accosta in quel periodo alla sintesi attraverso l'uso di sintetizzatori e sequencers analogici. Nel corso degli anni studia da autodidatta chitarra e pianoforte e si interessa, parallelamente all'elettronica, a svariati generi musicali prediligendo la psichedelia, il progressive, il jazz-rock e suonando in alcuni gruppi giovanili. Approfondisce anche le conoscenze ed i legami con l'elettroacustica, la musica concreta ed il minimalismo attraverso l'inserimento di strumenti etnici acustici e field recordings nel proprio bagaglio sonoro. Nel 1996 segue un corso di cinema dove apprende i fondamenti della regia, della ripresa cinematografica e del montaggio, pratica l'assistente regista per un certo periodo e realizza alcuni filmati caratterizzati da lunghi piani sequenza con variazioni minime. L'approccio è intuitivo e minimale ed i risultati si intersecano perfettamente con la musica che esegue. Dal 2001 adotta lo psudonimo ZEIT ed allestisce il "THE MAG" home-studio dove suona, registra e lavora con il video. Rispettivamente del 2001 e del 2002 sono i cd-r inediti "Cosmic Trails" e "Probing the Depths", due lavori prevalentemente elettronici di marcata impronta teutonica. Nel 2003 l'incontro magico con Alio Die lo conduce alle soglie di "Sunja"

 

(per contatti: zeit@tiscali.it )