"Horas Tibi Serenas" è il terzo capitolo della serie "Castles sonorisation" che porta la firma di Alio Die, un oratorio di cifre altamente raccolte e suggestive,a ben riflettere rivolte al senso del sacro che intride ogni aspetto delle cose terrene.
Il tessuto strumentale è frutto di una grafia spoglia, demandata all'impiego di drones,loops e suoni trovati, che ricrea l'atmosfera liturgica del componimento in tre lunghe suite rarefatte e minimali, giusto lambite da echo di rumori in lontananza e presenze transmusicali appena palpabili.
Un concesso di anime che si stringono in un coro di sonorità ondivage e circolari, tese a propiziare l'armonia del cosmo e con essa l'opus della quiete interiore.
Aldo Chimenti, Rockerilla luglio/agosto 2010
"È un mausoleo arcaico, distorto dal tempo e reso ramato, nuovamente plumbeo, dal sapore di vita apparentemente ritirata, non più qui e neppure ora.
Si stenta a riconoscere riferimenti, da altre stanze del tempo arriva il suono e il presente pare non conciliarsi più con il presente ma con un'eternità velata, quasi in ombra. Dove mi porteranno le cose che arrivano e che passano? Quali solchi imprimono su me?"
Gino Fioravanti / Aglaia
"Tempus Rei" è un viaggio lungo settanta minuti all'interno di quel microcosmo sonoro che potrebbe durare un'ora come un giorno,o un mese intero.
Due lunghi drones sui quali lo zither improvvisa dolcemente adagiandosi su tappeti di muschio selvatico pieni di vita. E' l'arte di Musso che rende possibile apprezzare tutto quello che sfuggirebbe alla vista. L'utilizzo dei fields recordings, il continuo alternarsi di spazi vuoti e addensamenti di suono,le variazioni dei livelli sonori e d'attenzione fanno di "Tempus Rei" un'opera tra le più suggestive dell'intero catalogo di Alio Die,capace di tradurre in suono il naturale scorrere del tempo.
Roberto Mandolini / Rockerilla
Aura Seminalis (2008)
C’è qualcosa di sacrale ed insieme austero che accomuna le ultime uscite Hic Sunt Leones, per altro tutte in sontuoso digipack in tre parti dalla grafica accuratissima. “Aura Seminalis”di Alio Die è il primo capitolo della “Castles Sonorisation’s Series”(il secondo è in uscita mentre scriviamo) ed è come far rivivere attraverso il suono i fasti ed il fascino assoluto di antiche cattedrali gotiche, luoghi dello spirito ma anche dell’immaginario. Ed è cosi che nelle tre parti di SineTempore e nelle due di Aura Seminalis, un lungo flusso ambientale cerca la trascendenza incorporando nel magmatico tessuto sonoro fatto di drones e field recordings, quelli che paiono gli echi lontani di canti gregoriani.Attratto da musica classica e medioevale, Alio Die si trasfigura in nuovi aurei paesaggi sonori, dove la bellezza si fa elusiva e misteriosa.
GinoDal Soler / Blow Up
..Il box è arrivato in perfette condizioni. Le foto del sito possono rendere solo in parte la bellezza di questa opera. Sono felice di essermi messo in casa un oggetto che emana davvero una grande energia E questo grazie anche alle due artiste che ne hanno reso possibile la realizzazione. Questa tiratura limitata credo che costituisca la collocazione migliore per la tua splendida trilogia. Aura Seminalis era l'unico capitolo che gia conoscevo avendolo già ordinato in precedenza. Dopo il primo ascolto sono rimasto profondamente colpito dalla seconda e terza traccia di HORAS TIBI SERENAS. Due brani in lento divenire che per il loro sviluppo danno l'idea di potersi realmente protrarre all'infinito. Con la sonorizzazione dei castelli hai portato a compimento un concetto che presiede a tutta la tua discografia,la 20ricerca di una dimensione dove il proprio tempo interiore possa fluire liberamente senza dover rispondere ad alcun ritmo imposto dall'esterno. Non risentendo affatto del trascorrere degli anni le sonorità dei tuoi lavori si collocano in una dimensione atemporale ancor prima di evocarla nell'ascoltatore.
Luciano/Roma