Musica Fiuto (2006)
Un lavoro elaborato da alcune basi vocali per "Nosesoul" diFrancesco Paladino (HSL 032) e mixate, processate e integrate da Sean Breadincon improvvisazioni totalmente acustiche di pocket corner, crwth, viola, busle,voce e bendhir.
Già in precedenza in "Angel'sFly Souvenir" avevamo avuto modo di ascoltare Paladino nelle sueoriginali sperimentazioni nasali ma in questo nuovo lavoro (preceduto dal recente Nosesoulin coppia con Opium)la posta in palio si fa più ardua, evocativa e avvincente. Con questo "Musica/Fiuto"Sean Breadin espertoriscopritore di strumenti antichi caduti nell'oblio (basti citare sopratutti ilgallese crwth, una sorta di lira ad arco), assieme al medium Paladino, ci conduce in lande semidesertichedove la vigilia di un crepuscolo nuovo si fa attesa.
L'ascoltatore solitario,nelle prime tracce viene ammaliato e indotto al cammino da sonorità "jazzate" delpocket corner di Breadin e dagli originali mugolii nasali di Paladino.
Già col primo brano ci si scopre erranti. Un viaggio senza fine verso orizzontinotturni e radure abitate dalamentazioni lontane celate dal paesaggio sonoro che le avvolge. L'ascoltatoregradualmente espone sempre più i propri passi in un precario equilibrio che a poco a poco lo conducono inlande abitate da sciamaniche presenze. A tratti si ha come la sensazione di poterincontrare le anime inquiete di eroici personaggi dimenticati, quasifosse un viaggio sulle rive dell'Ade. Tutto è celato agli occhi del viandantema svelato alle orecchie di chi non demorde, sicuro del raggiungimento un nuovo orizzonte edi una meta, la dove molti non hanno voluto arrivare, distratti e impauriti dal camminoincerto e tenebroso che non hanno saputo affrontare.
Le undici tracce sievolvono raggiungendo picchi particolarmente evocativi in Musica/Fiuto 8e nella lunga Musica/Fiuto10. Ma in questo album non è tanto la meta che interessaquanto il viaggio e la voglia di mettersi alla prova.
Roberto Alberini - luglio2006
Lamentazioni gutturali chepotrebbero supportare la tensione di un rito apotropaico, paradossali einquietanti fino all'eccesso nel pur notevole Musica Fiuto che vedeFrancesco Paladino affiancato da Sean Breadin/Sedayne.
Non più elettronica qui (comenella collaborazione con Opium), ma le immaginifiche improvvisazioni acustichedi Sean, dove suoni di campane, viola, bendhir, i misteriosi pocket corner ecrwth, evocano le stralunate magie della Third Ear Band, ma toccando anche lestridenti tensioni al confine con il più folle weird/noise folk, negli oltreventi minuti della decima traccia.
Un abbondante (7)
Gino Dal Soler / Blow Up 100settembre 2006
Nonostante l'affermazione comeuno dei più interessanti registi underground italiani, con la partecipazioneall'ultimo festival di Cannes, la vulcanica poliedricità di Paladino, dopol'intenso lavoro dell'anno scorso sul sonno degli Angeli, ritorna all'anticapassione per la musica d'avanguardia con ben due CD realizzati in collaborazionecon Opium in “Nosesoul” e con Sean Breadin in “Musica Fiuto”.Come sempre Paladino esplora i confini della musica e l'interazione con i suonidel corpo,strumento principe. Entrambi i lavori declinano situazioni oniricheaccarezzando suoni di velluto e regalando citazioni sussurrate: Tuu, Brian Eno,i primi Tangerine Dream, Laraji. Ancora una volta un ottimo lavoro, anzi due.
Due collaborazioni in simultaneaper l'avvocato/musicista Francesco Paladino che in “Nosesoul - Angel ghost& Human Shades” con Opium ed in “Musica Fiuto” con SeanBreadin (entrambi su Hic Sunt Leones) continua a precisare i confini di un suonoambient-improvvisativo austero e rurale, umanizzato dai suoi drone"nasali".
Rumore
Francesco Paladino (già con iDoubling Riders) e Sean Breadin (Sedayne) compongono e suonano undici brani di"musica fiuto" che sono una coraggiosa, avvincente, rischiosa (perl'ascoltatore) incursione nelle sonorità più arcane e profonde dell'inconscio:elettronica, campane, viola, bendhir e altri strumenti meno identificabili,guarniscono una sostanza pregna di suggestioni sonore. Sono campionamenti eimprovvisazione, un'action music che fa tesoro delle illuminanti mai dimenticatelezioni di colossi del genere quali Third Ear Band, Oregon, Throbbling Gristle,kraut rock, industrial... Da ascoltare di notte, a luci spente.