Terzo e ultimo capitolo della trilogia ambient di Alio Die, a chiudere il ciclo iniziato con "The Hidden Spring" e con "Le Stanze della Trascendenza". Una raccolta di 10 brani costituita da materiale sonoro di vecchia data unito a composizioni più recenti, comparso in parte su compilations e sul vecchio Mini-CD "The Flight of Real Image", spesso rielaborato, riadattato e rimasterizzato per l'occasione. Le sonorità prevalenti tornano ad essere quelle del primo Alio Die, così come anche la durata e la struttura dei brani. Nonostante il lavoro di "ricomposizione" in un unico CD di materiale registrato in periodi e occasioni diverse, l'opera suona estremamente omogenea, come se in realtà tutta la musica inclusa fosse stata concepita e realizzata nel medesimo periodo e destinata fin dall'inizio a far parte dello stesso CD. Un piacevole ritorno dunque alle atmosfere che hanno accompagnato i conoscitori di Alio Die fin dai tempi di "Sit Tibi Terra Levis", "Introspective", e il già citato"The Flight of Real Image", dal quale sono estratti due brani, uno dei quali, "Leaves Net", rielaborato e scelto come titolo per questa nuova realizzazione.Nella zona centrale del CD forse i momenti più suggestivi dell'opera, tutta comunque di ottimo livello, in quell'ampia parte che, in un crescendo emotivo,vede susseguirsi brani come "First Perception", "LeavesNet", "A Chaos of Desire", "A Fragments of Fire", e l'eccezionale "The Way of Fire". Chi ama Alio Die, e soprattutto lo stile musicale che ha caratterizzato i suoi esordi, non può mancare l'acquisto di questo CD.
Giuseppe Verticchio / Oltre il Suono"Leaves Net" raccoglie brani editi ed inediti di periodi di massimo fulgore e che chiude una trilogia ambientale i cui altri capitoli erano "The Hidden Spring" e "Le Stanze della Trascendenza". Qui il mistero e' sempre dietro l'angolo, la musica suggerisce e non suggerisce, lascia spazi all'immaginazione. Ci sono la bellissima 'Desire', due brani del mini Cd inserito nello storico Deep Listenings 1, brani apparsi in compilations piu' o meno oscure qui sottoposti a completa rigenerazione, e ci sono ovviamente i nuovi brani, a portare in alto la fantasia, a far sognare come un tempo, con i loro loops mobili/immobili, con le onde e gli effetti, le nenie magnetiche di sempre. Insomma, l'Alio Die che preferisco.
Gianluigi Gasparetti / DeepListenings spring 2001
"Leaves Net" e' una raccolta di materiale perlopiu' raro, apparso in oscure compilations, quando non del tutto remixato. Ma anche in questa frammentarieta' permane un flusso coerente di sonorità senza tempo, sicuramente visionarie o per usare un termine caro al nostro, enteogeniche.
Gino Dal Soler / Blow Up
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