Da tempo si sentiva l'esigenza di reperire le tre tracce dell'oramai introvabile "The Flight of the real image" uscito nel 1993 inversione mini CD. La mossa astuta e meritevole l'ha compiuta la FariaRecords di San Pietroburgo mettendoci a disposizione un CD dalla grafica accattivante contenente le tre tracce originali (leggermente ritoccate da Alio Die) unitamente ad altri sei brani registrati dallo stesso Stefano Musso con vari artisti nel corso degli ultimi anni.
"L'inequivocabile Quintessenza" sostenuta dal tocco di Luciano Daini sa donarci ben 21 minuti di armonie e di piacevole ristoro. Un fluire inquieto di improvvisazioni e di ritmi lontani è presente in "Borage" con Gianfranco Cualbo mentre in "Notte inafferrabile" troviamo Alio Die e Saffron Wood alle prese con un pezzo dai caratteri notturni e trasognati. Nella sesta traccia misteriosi rintocchi ci teletrasportano in Estremo Oriente pur mantenendoci ben saldi ai textures di Alio Die che riecheggiano di fields recordings e voci in lotta con cerniere spazio-temporali. Di nuovo Alio Die e Saffron Woodin "Duello con l'Incommensurabile (part 2)" che non smentiscele aspettative dell'ascoltatore. Dopo la ben nota "Leaves Net" (a questa versione originale, nell'omonimo album erano stati aggiunti bordoni), il CD termina con "InTROSacro"che con la sua sacralità non può non ricordarci reminescenze della vecchia scuola tedesca e dei Popol Vuh in particolare.
Una buona "compilation"da tenere a portata di mano e magari da regalare a chi ancora non è entrato in certi lidi e non sa come avvicinarsi alle sonorità nascoste della Terra... a certi umidori terreni che ciricordano che sotto i nostri piedi un intero pianeta sta pulsando da sempre.
Roberto Alberini
E' musica a cui fatico a trovare una collocazione spaziale e temporale, più una colonna sonora per paesaggi mentali (e anche quando ne suggerisce di reali, l'Estremo Oriente o le coste meridionali del Mediterraneo, li mostra come attraverso un velo, come guardandoli da una dimensione altra). Probabilmente l'essere fluttuante è nella natura di questa raccolta, fatta, almeno in parte, da brani passati rivisti con un...orecchio presente. Da qui, forse, anche la sua atemporalità. Un bello sguardo su un intero percorso. Davvero eccezionale la veste grafica.
Emiliano Zanotti