1. Alio Die & Stefano Scala ~ Subterranean Calls 12:02
2. Alio Die & Aglaia ~ Birth of a Brass Gate 15:30
3. Alio Die & India Czajkowska ~ Through the Clouds of Time 07:06
4. Alio Die & Jack or Jive ~ Before Dawn & Other Visions 38:18
5. Alio Die ~ Eternal Paths 06:34
Questo secondo volume di una trilogia di brani "persi e ritrovati" contiene una traccia inizialmente registrata per l'album "Opera magnetica" con Aglaia, un lungo pezzo collaborativo unico con Il duo giapponese Jack or Jive, una traccia con la cantante polacca India Czajkowska, ed un brano solista di Alio Die.
Profonde ed essenziali vibrazioni combinano il suono di Alio Die in alcune dei piu interessanti momenti collaborativi registrati durante gli anni.
Secondo capitolo della trilogia di Alio Die Allegorical Traces dedicata alle tracce musicali perse e chiuse in qualche cassetto e poi fortunatamente ritrovate. Il primo “ritrovamento” di questa raccolta è “Subterranean Calls” in collaborazione con Stefano Scala, musicista e ricercatore di musiche etniche e grande viaggiatore, sempre alla scoperta di luoghi incontaminati. Di recente ho parlato del suo ottimo disco Metamorfosi interamente basato su musiche di Philip Glass. La prima parte di “Subterranean Calls” è molto ambient, orientaleggiante e mistica e può ricordare le cose di Al Gromer Khan mentre mentre la seconda si avventura in territori sperimentali. Poi è la volta di una traccia perduta e meditativa dall’album “Opera Magnetica” con Gino Fioravanti aka Aglaia, terapista, scrittore e insegnante di yoga. C’è anche un breve brano etereo con la brava cantante e musicista polacca India Czajkowska. Ma il pezzo forte di Allegorical Traces Part II è sicuramente costituito dal lungo (oltre 38 minuti) “Before Dawn And Other Visions” con il duo giapponese dei Jack or Jive, conosciuto all’interno della scena indipendente europea. I Jack Or Jive si caratterizzano per un suono evanescente dove trovano spazio i synth, il piano, le percussioni e la voce di Chako. Qui possiamo ascoltare un lento “loop” di piano accompagnato da rumori di contorno fino a quando le atmosfere diventano più oscure fino a lasciare spazio alla voce suadente e di una raffinatezza irreale di Chako. Chiude una composizione dello stesso Alio Die ovvero “Eternal Paths”, nel solco di una quieta elettronica d’atmosfera. Allegorical Traces (Part II)